
Presentate le linee guida del DL Salva Casa con FAQ e domanda unica
Il Ministero delle Infrastrutture, di recente, ha presentato le attese linee guida interpretative, che servono da supporto ad una corretta attuazione del decreto Salva Casa. La modalità di presentazione delle stesse sarà in formato di FAQ relativamente ai quesiti e ai dubbi più comuni emersi nei primi mesi di attuazione del provvedimento (tolleranze, immobili vincolati, disciplina dell’ante 1977, variazioni essenziali). La circolare propone anche una domanda unica “a finalità multipla” per regolarizzare il proprio immobile e chiedere, contestualmente, la “sanatoria di una difformità del passato e il cambio d’uso dell’immobile condizionato alla sanatoria”.
I chiarimenti espressi da una nota del MIT (Ministero Infrastrutture e Trasporti)
I punti oggetto di chiarimenti della circolare, come riportata dalla nota del MIT, sono:
- LO STATO LEGITTIMO
La verifica dei titoli pregressi da parte degli uffici comunali potrà essere presunta qualora nella modulistica relativa all’ultimo intervento il cittadino abbia debitamente indicato gli estremi dei titoli pregressi. Questo meccanismo potrà essere applicato sia ai titoli rilasciati dalla Pa (come nel caso di un permesso di costruire), sia ai titoli formati sulla base di un silenzio assenso (come nel caso della Scia).
- LE VARIANTI ANTE 1977
Tali varianti possono essere regolarizzate purché siano state eseguite nell’ambito di lavori riconducibili a un titolo rilasciato prima del 30 gennaio 1977, anche se le opere sono state materialmente realizzate in data successiva.
Gli uffici comunali, diversamente da quanto accade nelle ordinarie pratiche di sanatoria, non sono chiamati a effettuare alcuna verifica in ordine alla conformità della variante rispetto alla disciplina urbanistica ed edilizia.
Il cittadino sarà soggetto a una sanzione compresa tra i 1.032 e i 10.328 euro e, quindi, al trattamento sanzionatorio di maggior favore già previsto per l’accertamento di conformità.
- SANATORIA DELLE DIFFORMITÀ SUGLI IMMOBILI POSTI IN ZONA VINCOLATA
La nuova procedura prevede che, per gli immobili vincolati, il proprietario o l’avente titolo presenti un’unica istanza di sanatoria allo sportello unico edilizia del Comune, che provvederà a inoltrare la richiesta di accertamento di compatibilità paesaggistica in sanatoria alle amministrazioni preposte anche nel caso in cui la difformità abbia determinato aumenti di volumi e superfici.
Nel caso di immobili vincolati, le tolleranze calcolate sulle nuove soglie (dal 2 al 6%, a seconda della superficie dell’unità immobiliare) potranno essere fatte valere anche su questi beni.
- SANZIONI
Nel caso in cui il Comune ritenga che l’intervento non abbia determinato un aumento del valore venale dell’immobile, potrà essere applicata direttamente una sanzione pari alle soglie minime, senza la necessità di coinvolgere gli uffici dell’agenzia delle entrate.
Negli altri casi, viceversa, le sanzioni saranno corrisposte in due fasi: una prima parte della sanzione al momento della presentazione dell’istanza di Scia in sanatoria; il conguaglio all’esito della quantificazione dell’incremento del valore venale da parte dell’agenzia delle Entrate.
- MUTAMENTO DELLA DESTINAZIONE D’USO
Le condizioni devono essere specificamente individuate dai Comuni, tenuto conto anche di quanto già previsto negli strumenti urbanistici comunali, mediante apposite determinazioni adottate dopo l’entrata in vigore del D.L. Salva Casa. L’obiettivo è evitare qualsiasi margine di ambiguità in merito alle condizioni richieste dai Comuni per i mutamenti di destinazione d’uso, evitando che tali condizioni possano essere derivate implicitamente da strumenti urbanistici approvati prima del D.L. Salva Casa, come tali non coerenti con la semplificazione operata dalla riforma.
Per i cambi di destinazione d’uso non è dovuto il contributo per gli oneri di urbanizzazione primaria, il cui pagamento, in un contesto già urbanizzato e quindi già dotato, per esempio, di strade residenziali, illuminazione e fognature, si risolverebbe in una mera duplicazione di costi a carico del richiedente, senza alcun vantaggio correlato. Come ulteriore ausilio, il cittadino viene informato che l’esonero dal reperimento delle aree e dal pagamento degli oneri di urbanizzazione primaria opera anche in presenza di disposizioni comunali contrarie.
SOTTOTETTI
Le semplificazioni introdotte dalla riforma potranno operare in tutte quelle regioni che sono già intervenute o interverranno in futuro con proprie disposizioni a regolare gli interventi di recupero dei sottotetti, anche se la disciplina regionale prevede solo una regolazione parziale degli interventi in esame.
Le anticipazioni del Ministro Salvini
Lo scoro mese di dicembre, nel corso di un convegno organizzato dal Consiglio Nazionale dei Geometri, il Ministro Matteo Salvini, in un suo intervento aveva rivelato che gli addetti ai lavori si stavano occupando della redazione della “circolare applicativa ed esplicativa della norma da mandare a tutti gli 8mila comuni con modulistica, con fattispecie, con il coinvolgimento dell’Agenzia delle Entrate, per permettere ai tecnici di lavorare senza avere nessun dubbio e nessuna preoccupazione di una eventuale responsabilità”.
Altra anticipazione il Ministro l’ha fornita in riferimento alla necessità di fornire indicazioni applicative per la quantificazione degli oneri dovuti per le regolarizzazioni di difformità parziali e di variazioni essenziali (articolo 36-bis del D.P.R. 380).
La questione è particolarmente complessa, perché la sanatoria prevede accertamenti tecnici da parte del Comune e la determinazione del valore venale, a carico dell’Agenzia delle Entrate, su istanza del Comune stesso, in un lasso di tempo molto limitato (45 giorni) per la formazione del silenzio assenso.
Probabile aggiornamento dei modelli CILA, SCIA e PdC
Per consentire una corretta applicazione del DL Salva Casa risulta necessario aggiornare anche i modelli standard per l’edilizia, normalmente in possesso di tutti i Comuni, affinchè possa favorirsi una omogeneità interpretativa. Una commissione di esperti sta lavorando all’aggiornamento e alla revisione dei modelli CILA, SCIA e Permesso di Costruire.
La nuova SCIA potrebbe sciogliere parecchi dubbi in merito allo stato legittimo e alla definizione dei titoli pregressi prevista dal Salva Casa. Un riferimento nei modelli al periodo di realizzazione delle opere, e non più alla data, potrebbe aiutare i tecnici nelle asseverazioni per le varianti ante 1977.
Il chiarimento del MIT: il Salva Casa è pienamente operativo, non servono atti attuativi
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